Se è “sbagliato” la schiena è a rischio
Il reggiseno? Oltre che un potente strumento di seduzione, è un indumento che svolge una importante funzione di sostegno delle “curve” femminili. Una donna che indossa un buon capo, infatti, si sente comoda e a proprio agio, oltre che valorizzata nel suo aspetto estetico. L’importanza strategica di questo indispensabile accessorio di intimo è particolarmente evidente per le signore dalle forme generose o quando si fa sport: in questi casi il fatto di poter contare su un reggiseno che mantenga tutto “al suo posto” e che nello stesso tempo migliori la silhouette è un obiettivo irrinunciabile. Eppure sono moltissime le donne che scelgono il reggiseno a caso, puntando solo su elementi estetici. Gli esperti però ammoniscono: un reggiseno sbagliato può danneggiare la salute, provocando mal di schiena, ma anche problemi digestivi, respiratori, mal di testa e persino dermatiti.
L’allarme arriva dall’Associazione britannica dei chiropratici, i quali richiamano l’attenzione sull’importanza di scegliere questo importante indumento in base a considerazioni ergonomiche. Come riporta l’”Indipendent”, i segnali che dovrebbero mettere in guardia una donna sono semplici da riconoscere: il reggiseno è da bocciare se ci si scopre a tirare su le spalline in continuazione, oppure se si ha l’impressione che le spalle pendano in avanti, o ancora se il seno non sta fermo anche se il reggiseno è nuovo. L’unica consolazione in questo caso è che mal comune è mezzo gaudio: secondo gli esperti in Gran Bretagna (ma lo stesso vale in tutto il mondo), le donne che portano un reggiseno inadeguato sono il 70%.
Il guaio è che un intimo inadeguato produce, soprattutto sul lungo periodo, danni anche molto seri, soprattutto per le donne con un seno prosperoso. Se il reggiseno non è ben fatto, il peso delle mammelle viene caricato sulle spalle, con conseguenze rovinose per la salute della schiena, destinate ad aggravarsi con l'età. Se il reggiseno non fa il suo lavoro, la donna finisce spesso per compensare gli effetti della forza di gravità modificando la sua postura e questo fatto, oltre a provocare mal di schiena, può causare anche mal di testa, problemi respiratori, perfino mal di stomaco. "Un reggiseno funziona come un ponte sospeso", spiega Tim Hutchful, dirigente dell'Associazione Chiropratici Britannici. "Un buon capo è frutto di accurati calcoli di ingegneria dinamica”.
Come si fa a scegliere il reggiseno “giusto”? Innanzi tutto occorre prestare attenzione alla forma e alla dimensione delle coppe, indicata da una lettera dalla A alla F che individua in ordine crescente il volume del seno da contenere. La coppa è giusta se non “taglia” il seno in alcun modo: questa regola vale per tutti i tipi di reggiseno, compresi quelli a balconcino.
La taglia corretta si individua in questo modo.
Indossando il reggiseno, la banda che corre attorno alla schiena deve restare perfettamente orizzontale in tutta la sua circonferenza e non “salire” verso l’alto in coincidenza del punto in cui sono attaccate le spalline. E’ infatti questa banda, e non le spalline come si è portati a credere, a svolgere la maggior parte dell’azione di sostegno.
La banda deve avvolgere il busto, mantenersi ben ferma senza stringere troppo ed avere un’altezza adeguata, in modo da scaricare l’attrito su una certa superficie di pelle.
I seni devono essere completamente avvolti dalle coppe: dove il tessuto finisce, lungo il bordo superiore, la linea prodotta deve essere liscia, senza segni.
I ferretti devono rimanere ben aderenti al busto, senza dare fastidio o peggio ancora conficcarsi o causare abrasioni sulla pelle. Non devono neppure risultare inclinati in avanti verso lo sterno.
Quando si sceglie un reggiseno, inoltre, occorre tener presente che il volume delle mammelle può subire delle fluttuazioni in funzione delle variazioni del peso corporeo, ma anche a seconda delle diverse fasi del ciclo femminile.