Non c'è l'accordo tra Rai e Comune
La partita Sanremo è tutt'altro che chiusa. Dopo l'ultimatum di due giorni fa del direttore generale della Rai Claudio Cappon e la disponibilità dichiarata ieri dal sindaco Claudio Borea a chiudere l'accordo e rinnovare la convenzione in scadenza a fine anno, l'intesa in realtà è ancora lontana. Il Comune, accusa Viale Mazzini, "non accetta le proposte formulate dall'azienda: stando così le cose, il festival 2009 rischia di saltare".
La 'deadline' per salvarlo, magari anche con un accordo di un solo anno, è il 10 settembre, prima riunione del cda Rai dopo la pausa estiva. Replica il sindaco: la parola passi al consiglio comunale. Se Borea sembrava aver aperto su alcuni punti della convenzione, ci sono altri temi, non citati nelle dichiarazioni del sindaco, sui quali, si apprende a Viale Mazzini, il Comune non ha dato ancora risposta. Per la Rai si tratta di questioni irrinunciabili, perchè fanno parte dell'ossatura portante dell'accordo. Tra queste, per esempio, la richiesta del Comune che i proventi delle telepromozioni trasmesse nel corso del festival finiscano nelle sue casse, una questione di principio sulla quale la tv pubblica non puo' cedere.
Altri punti riguardano lo sganciamento del finanziamento Rai dall'indicizzazione Istat e la ripartizione delle spese per la realizzazione della manifestazione canora: si tratterebbe complessivamente di misure che graverebbero sul bilancio di Viale Mazzini per almeno ulteriori 4 milioni di euro. La Rai tuttavia, una concessione sarebbe disposta a farla: lasciare i diritti di sfruttamento del logo del festival al Comune di Sanremo. Tutto questo 'non detto' fa si' che l'organizzazione della manifestazione sia ancora in alto mare, mentre i tempi stringono. A tal punto il festival sarebbe a rischio al di là delle pubbliche dichiarazioni e del gioco delle parti, già si ipotizza, per cercare di salvarlo, un accordo di un solo anno tanto per garantirne la sopravvivenza e per dare al Comune più tempo per trovare un'intesa più duratura con la Rai.
La deadline per decidere le sorti del festival è vicinissima: la riunione del primo cda post-ferie della Rai, prevista il 10 settembre. E' secca la replica del sindaco di Sanremo: ''Visto il comportamento così rigido della Rai che pretende di firmare un accordo senza condizioni e visto che agiamo su mandato di un consiglio comunale, è giusto che sia quest'ultimo ad avere l'ultima parola sulla convenzione'', sottolinea Borea. ''Prima di settembre, ritengo che si possa giungere a una conclusione''. Mentre è in corso il braccio di ferro tra Rai e Comune di Sanremo, spunta la candidatura alternativa di Viareggio: un consigliere comunale, Alessandro Bolognesi (FI), chiede a Cappon via telegramma di valutare la possibilità di organizzare il festival in Versilia. ''Viareggio", spiega Bolognesi, "ha tenuto a battesimo proprio il festival della canzone italiana e oggi ha tutte le carte in regola per ospitare la manifestazione''. ''Idea apprezzabile'', precisa il sindaco della città, Luca Lunardini, anche se ''difficile da realizzare''.
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