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C'è posta per te - di Maria De Filippi

Ultimo Aggiornamento: 05/12/2008 21:53
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05/11/2008 22:42
 
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01/11/2008
Aprimi ancora la porta ... mamma
Concetta vorrebbe fare pace con la sua mamma Lucia, e con il più grande dei suoi figli, Marco, che non la vogliono più vedere da subito dopo il natale del 2007; i tre figli di Concetta vivono con la mamma di lei e Concetta vorrebbe essere riaccolta in casa, come molte altre volte è successo in passato, quando andava a bussare alla porta della mamma per chiederle aiuto,promettendo di fare la brava ragazza, ma tornando subito a fare una vita spensierata; vorrebbe, almeno questo Natale, passarlo insieme a loro. Attualmente Concetta vive a Parma, non ha lavoro, non ha dimora e il cibo se lo procura alla Caritas; la mamma e i figli vivono a Torino. Maria racconta come se fosse Concetta:"Se i miei figli e la mia mamma non mi accettano più è perchè sono sempre entrata e uscita dalla loro vita, deludendoli, inseguendo sempre uomini sbagliati, però so che mi vogliono bene; - avevo 18 anni quando ho conosciuto un ragazzo che mia madre definiva sbagliato, sono rimasta incinta del mio primo figlio, Marco, ho partorito in casa di mamma che lo ha cresciuto perchè io tutte le sere volevo uscire a divertirmi, anche se lei mi ripeteva di assumermi le mie responsabilità di madre; io non l'ascoltavo, non mi sentivo matura per quell'impegno più grande di me. Quando mio figlio Marco aveva sei anni, siamo andate in vacanza insieme al mare e io mi sono invaghita di un'altro ragazzo sbagliato..lavorava sulla spiaggia ...metteva a posto sdraio e ombrelloni...viveva in un capannone; mia madre mi dice che non mi potevo permettere di innamorarmi un'altra volta perchè ero mamma, ma, non dandole ascolto, sono scappata di casa per andare a vivere con quest'uomo e ci sono rimasta per due anni; anche questa si rivela una scelta sbagliata, lui giocava ai cavalli, non avevamo un soldo, io mi ritrovo a chiedere l'elemosina e rimango di nuovo incinta. Chiamo mia madre dicendole che non sapevo cosa fare, mamma mi riapre la porta e accoglie di nuovo me e il bimbo che nascerà. La convivenza con mamma e con i miei due bimbi dura solo due mesi, sino a quando il mio uomo si fa risentire e io, ancora innamorata, scappo di nuovo con lui. Lascio la mia mamma con i miei primi due figli per un anno e mezzo, ricomincio a fare la stessa vita di prima e rimango incinta nuovamente; chiedo ancora una volta aiuto a mia madre che, a quel punto, mi risponde di no, non ne voleva più sapere! Contiunuo ad insistere finchè un giorno busso alla sua porta insieme al mio compagno e il mio terzo figlio di appena due mesi. Mamma mi riapre la porta, accetta me e il mio bambino ma non il mio compagno; rimango a casa con i miei tre figli e la relazione con il mio compagno finisce ma..... nel 1998 mi innamoro nuovamente di un altro uomo...sbagliato.. Scappo di casa, lasciandoli ancora un volta da soli; quando anche questa relazione finisce, torno a bussare e mia mamma mi apre di nuovo la porta. Vivo con loro fino a Natale del 2007, ma a gennaio del 2008 commetto un altro'errore, seguendo un altro uomo e andandomene da casa senza farmi più sentire. Nella mia vita ho sempre fatto scelte sbagliate...vi prego di non giudicarmi..tutti i miei errori li ho pagati sulla mia pelle...e dopo l'ennesima violenza chiamo ancora mia madre che mi risponde che non ne vuole più sapere nulla di me." Oni consegna la posta a Lucia e Marco, a Porta Susa, in provincia di Torino; aprono la porta di casa nonna e nipote e accettano l'invito. Mentre scorrono queste immagini, Concetta, piangendo e tremando, osserva i volti dei suoi cari; singhiozza sino a non respirare e Maria cerca di calmarlarla, ricordandole che sia la sua mamma che il figlio sono buoni e che le vogliono bene , la loro è soltanto la paura di un'altra delusione. "Io ora ho capito che voglio fare solo la mamma e la figlia, quella che non sono mai stata"."...proviamoci.."dice Maria. Entrano in studio Lucia e Marco che vedendo Concetta all'apertura della busta, dicono che si erano immaginati chi fosse la persona che li aveva mandati a chiamare e acconsentono a sentire le sue parole. "Perdono per non essere stata la figlia che tu volevi...mamma perdono ,riaprimi la casa, sto attraversando un brutto momento, vivo in un dormitorio e mangio alla Caritas; grazie per aver cresciuto i mie tre figli...perdono per tutto il male che ti ho fatto, e tu, Marco, perdonami per non essere stata la mamma che tutti i figli dovrebbero avere...mi mancate tanto te, Andrea e Simone e ora vorrei chiedervi di perdonarmi e ricominciare tutto da capo" La madre di Concetta scuote la testa con un sorriso, triste ma ironico , e ascolta la versione che aveva dato Concetta, annuendo al racconto di tutto quello che aveva combinato la figlia. Maria le si avvicina osservando che è arrabbiata:" mi sono sempre comportata secondo quello che mi diceva il cuore, per forza sono arrabbiata , io le ho sempre aperto la porta senza mai un rimprovero,ma lei..... sempre fidanzatini...sempre sbagliati. Le dicevon di trovarsi un uomo per bene.... ma lei.... niente..... veniva e se ne andava di nuovo ! Non posso perdonarla.... per i bambini, non per me. Il mio cuore è diventato una pietra. Promesse.... promesse.....mai mantenute" Maria si rivolge a Marco "tu che pensi ?" Il ragazzo risponde:" Questa storia del perdono l'ho già sentita troppe volte nella mia vita; ci sono rimasto male, io, come i miei fratelli, soprattutto il più piccolo, Simone, che non deve più tornare a soffrire per questa situazione". Maria torna a chiedere se c'è ancora una possibilità, non credendo al "cuore di pietra" di Lucia "Adesso sta chiamando perchè ha l'acqua alla gola" -incalza Lucia "-ma quando ha avuto i suoi fidanzatini, non si è ricordata dei figli, delle comunioni e delle cresime, dei Natali, dei compleanni, del matrimonio di sua sorella...aveva da fare con i fidanzatini."- A sua volta, la condanna di Marco sembra definitiva -"Adesso che la vedo, non mi commuove neppure" Maria con dolcezza cerca di spiegare che quando si tocca il fondo, è difficile rialzarsi in piedi e riprendere i ritmi di una vita normale...alzarsi, andare a lavorare... pensare al pranzo del marito e dei figli. Si finisce per vivere alla giornata, di sotterfugi. Lucia continua ad accusare Concetta di non saper fare la madre e neppure la figlia perchè è sempre stata bugiarda. "io, i figli e la sorella le abbiamo dato più volte soldi per venire a Torino...lei lo prometteva al piccolo, senza poi mantenere..... si rimboccasse un pò le maniche! E' mia figlia e le voglio ancora bene, ma sono diventata cattiva dentro di me.... l'abbiamo aspettata tanto. Una sera mi lasciò con i bambini perchè era tornato il suo uomo, per un anno non l'ho più vista. Richiamò' telefonicamente per parlare con Marco solo per comunicargli che ..... aveva un altro fratellino . Non intendo darle più fiducia!"... - Sottolinea Marco:"ci ha dato troppe batoste !" E ancora Lucia "Marco doveva iniziare la scuola a sei anni e lei invece di accompagnarlo il primo giorno.... è sparita con il suo amore!" Maria commenta "pensi che lei non abbia pagato nulla per tutto questo?" "No, lei non ha pagato, tra qualche mese sparisce di nuovo; ci sarà qualcuno che la starà aspettando;cosa devo aspettare che abbia ottant'anni... Che ci venga qualcosa.... almeno i suoi figli saprebbero dov'è e ci portano fiori" "Basta un uomo perchè lei lo metta davanti ai figli" insiste Marco. "A un certo punto ti fai una corazza..... ci ho pensato tutta la notte.... lei se ne andrà un'altra volta , Simone non può subire un'altra delusione". Maria è comprensiva verso gli errori di Concetta, vorrebbe una speranza per lei, ma anche per Lucia e Marco. Con dolore, Lucia dice di no all'apertura della busta, così come Marco. Concetta si dispera:"E' quello che mi merito, ma andrò avanti.... non mi arrenderò.
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