L'attore-ballerino si confessa a Tgcom
Antonio Fiore dopo aver girato la Penisola lo scorso anno a teatro con il musical di Amici "A un passo dal sogno", ha preso l'aereo ed è volato a Londra sul set del film-musical "Nine" (ispirato a "8 e mezzo di Fellini") diretto e coreografato da Rob Marshall. Un cast all star: Kate Hudson? "Umile e simpatica", Penelope Cruz: "Parliamo italiano e scherziamo molto" e Sofia Loren? "Non vedo l'ora di scambiare due chiacchiere in napoletano".
Il percorso professionale di Antonio dopo le esperienze a teatro con Pino Insegno e Mariangela Melato, collaborazioni con Costanzo e Vaime, culmina con questa esperienza importante sul set di uno dei film più attesi, diretto dal candidato al premio Oscar (per "Chicago") Rob Marshall.
Com'è iniziata questa avventura?
In realtà ero già nel cast del prossimo musical di Costanzo "Portami tante rose.it", in scena al Brancaccio di Roma. Poi ho saputo che cercavano dei ballerini italiani per "Nine"...
E cosa è successo dopo?
Ho partecipato agli estenuanti provini che si sono tenuti a Roma.
Che differenze hai notato rispetto ai 'provini italiani'?
Anzitutto in sala c'è la musica dal vivo. Poi non si doveva solo eseguire una coreografia ma ci è stato spiegato per filo e per segno cosa
dovevamo interpretare e che emozioni trasmettere.
Come hai saputo di esser stato preso?
Con un messaggio sul cellulare da Londra. E' stato pazzesco!
A quel punto...
Dovevo decidere se portare avanti il progetto "Portami tante rose.it" oppure andare a Londra per girare il film. A quel punto con un po' di dispiacere ho optato per l'esperienza americana. La produzione e Chicco Sfondrini sono stati molto carini con me quando ho comunicato la mia partenza per l'Inghilterra. Anzi mi hanno spronato a dar il meglio di me.
Quando sei partito?
Il 18 agosto.
Ricordi il primo giorno di lavoro?
Come fosse ieri! Il primo giorno ci sono venuti a prendere con la macchina della produzione per portarci agli Studios. Appena sono entrato ho visto moquette, divani splendidi, luci e tutti che parlavano fitto in inglese.
Una gran confusione insomma...
Certo! Io l'inglese lo capisco ma immagina dieci persone che lo parlano contemporaneamente! Ma poi...
Cosa?
Ho visto un tavolo lunghissimo con sopra un mezzobusto di Mastroianni con la sigaretta in mano e mi si è aperto il cuore. Mi sono sentito a casa!
Quanti ballerini siete?
Quattro italiani, sei inglesi e americani e ci sono anche delle italiane ragazze con noi che ballano.
Il cast di "Nine" è 'stellare'. Cominciamo da Kate Hudson...
Ho un pezzo ballato con lei mentre canta. L'ho trovata solare e tranquilissima. Di una professionalità ferrea.
Penelope Cruz?
Simpaticissima abbiamo subito parlato in italiano, lingua che conosce benissimo e che ha imparato sul set del film 'Non ti muovere' di Castellitto. Abbiamo scherzato spesso.
E Sophia Loren?
Ancora non l'ho vista, le riprese continueranno per settimane. Ma voglio subito parlare con lei in napoletano!
Cos'altro ti ha colpito di questa produzione?
Il regista e coreografo Bob Marshall. Ha la lucidità e l'umiltà dei grandi. Ha sempre in mano la situazione e soprattutto organizza il lavoro con molta tranquillità.
Terminate le riprese hai qualche progetto in ballo?
Per ora no. Penso giorno dopo giorno a quello che sto facendo oggi. Con le riprese ne avrò fino a dicembre a Londra e da gennaio saremo per qualche giorno a Roma.
Cosa ti piace di Londra?
L'efficenza ed è abbastanza 'avanti' in tutto. Ma il fascino di Roma è enorme al confronto.
Come procede la relazione a distanza con Federica Capuano?
Bene, bene (ride, ndr). E' felicissima per me e per questa esperienza.
Mettiamo il caso tu non fossi fidanzato, chi sceglieresti tra la Cruz e la Hudson?
Nessuna delle due sono fidanzato infatti!
Sbilanciati!
Non cambierei Federica per nessuna al mondo
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