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OBAMA PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI

Ultimo Aggiornamento: 05/11/2008 14:39
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05/11/2008 10:06
 
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il nuovo presidente degli stati uniti è OBAMA... un presidente che si spera porterà innovazione.. e cambiamenti..
--------------------------------------

... Per diecimila anni tenemmo il fuoco acceso, il nostro spirito vive in una danza senza tempo.. I nostri corpi sono i nostri sacri altari, noi non abbiamo fede nel divino.. Noi lo sperimentiamo con la pratica... Veniamo chiamate... Streghe..

"...Raccontaci delle segrete schiere del male, o Cimone..."
"Guai a pronunciare forte i loro nomi, che profanerebbero labbra mortali, perchè uscirono da scellerate tenebre per assalire i cieli, ma furono respinte dalla rabbia degli angeli...."





05/11/2008 13:53
 
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sono molto felice per la sua elezione... speriamo bene per il futuro...
05/11/2008 13:54
 
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Anche io sono felice x la sua elezione... Speriamo in bene...
05/11/2008 14:37
 
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Barack Obama trionfa, è il 44mo presidente degli Stati Uniti d'America
Decisive le vittorie in Ohio, Virginia, Iowa e New Mexico, che nel 2004 furono vinti da Bush


Alle 5 in punto (ora italiana) la Cnn rende ufficiale ciò che già da un'ora e mezza era apparso chiaro: Barack Obama ha vinto le elezioni e diventerà il 44mo presidente della storia degli Stati Uniti d'America. Il primo presidente di colore, il primo presidente figlio di africano. Subito dopo John McCain ha telefonato al rivale facendogli i complimenti e alle 5,20 è apparso sul palco di Phoenix (Arizona), con a fianco la moglie e la candidata vice presidente Sarah Palin in lacrime, ammettendo la sconfitta.

QUASI VALANGA - Quella di Obama è stata una vittoria netta, quasi una vera valanga, pur se in quattro Stati chiave (Indiana, Virginia, Nord Carolina e Florida) è stata battaglia voto a voto. La svolta si è avuta intorno alle 3,30 quando, prima Fox News (tv tradizionalimente vicina ai repubblicani) e poi la Cnn hanno assegnato l'Ohio e i suoi pesanti 20 voti elettorali al candidato democratico. L'Ohio era stato decisivo nel 2004 per il successo di George W. Bush. Subito dopo sono arrivate le assegnazioni di Iowa e New Mexico. A questo punto McCain avrebbe dovuto aggiudicarsi gli Stati della costa ovest, ma tutti i sondaggi della vigilia lo davano perdente. Il successo di Obama in Virginia è stata la mazzata finale alle ambizioni repubblicane e quando hanno chiuso gli Stati sulla costa del Pacifico, è stato solo una questione di conta matematica: Obama ha superato di slancio la soglia magica di 270 voti elettorali, che gli spalanca la strada verso Washington e la Casa Bianca. Alla fine Barack si è aggiudicato anche Florida, Colorado, Nord Carolina e Indiana degli Stati una volta feudi repubblicani, rendendo più netto il successo. McCain si è tolto una piccola soddisfazione aggiudicandosi il suo Stato dell'Arizona.
05/11/2008 14:38
 
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l'esponente del pd: «effetti gravi sui rapporti italia-usa»
Gasparri contro Obama, scontro in Senato
«Molti interrogativi sul neopresidente. Ora Al Qaeda è più contenta». E la Finocchiaro attacca il senatore Pdl


ROMA - La vittoria di Barack Obama alle presidenziali Usa è stata al centro di un botta e risposta tra i presidenti dei senatori del Pd e del Pdl nell'aula di Palazzo Madama. La senatrice dei democratici Anna Finocchiaro ha chiesto la parola durante la seduta per denunciare una frase pronunciata da Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl nel corso della registrazione del Gr Rai: «Su Obama gravano molti interrogativi. Con Obama alla Casa Bianca Al Qaeda forse è più contenta» ha detto il senatore di maggioranza parlando del 44esimo presidente degli Stati Uniti e dellla lotta al terrorismo.

L'ATTACCO E LA REPLICA - La senatrice siciliana ha quindi sottolineato che «una dichiarazione del genere minerebbe i rapporti tra Usa e Italia», invitando quindi gli uffici del Senato a «sbobinare il testo disponibile su Internet». Certo, «se poi Gasparri può dire di non avere mai detto quelle frasi, siamo tutti più sereni. Ma dobbiamo assumerci la responsabilità delle relazioni con il nostro maggiore alleato». «È molto grave ed è inaccettabile - ha aggiunto - che il presidente del gruppo di maggioranza al Senato abbia pronunciato queste parole, proprio nel momento il Presidente Schifani, che è parimenti un autorevolissimo membro della stessa coalizione politica, con grande sensibilità commentava in modo positivo l'elezione di Barack Obama alla Presidenza degli Stati Uniti d'America». Dai banchi della maggioranza Gasparri si è limitato a replicare che «la presidente Finocchiaro non ha motivo di ergersi a nuovo portavoce della presidenza degli Stati Uniti. Il tono del richiamo - ha sottolineato Gasparri - è esagerato e fuori luogo».

LE FRASI SOTTO ACCUSA - Più precisamente, intervistato dal Gr3, il capogruppo del Pdl Gasparri ha detto: «Sulla piano della lotta al terrorismo internazionale dobbiamo vedere Obama alla prova, perché questo è il vero banco di prova. L'America è la democrazia di riferimento per quanto vogliano affermare i valori della libertà minacciati dal fondamentalismo, dal terrorismo islamico. Su Obama gravano molti interrogativi. Con Obama alla Casa Bianca Al Qaeda forse è più contenta ». Con Barak Obama alla Casa Bianca l'Europa, secondo Gasparri, sarà chiamata ad assumersi maggiori responsabilità. «Credo che l'Europa debba ora assumersi maggiori responsabilità perché non sappiamo cosa farà il nuovo presidente degli Stati Uniti. Difendiamoci da soli dai pericoli che incombono su di noi».

«SI SCUSI CON L'AMBASCIATA USA» - Neanche a Vincenzo Cerami sono piaciute le parole del presidente dei senatori del Pdl. «Sarebbe istituzionalmente corretto che il senatore Maurizio Gasparri, dato il suo delicato ruolo parlamentare, si affrettasse a chiedere ufficialmente scusa agli Usa tramite il suo ambasciatore a Roma» ha detto il ministro della Cultura del governo ombra del Pd.
05/11/2008 14:39
 
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IL CANDIDATO REPUBBLICANO SCONFITTO
La resa di John, l'eroe di guerra
McCain riconosce la sconfitta: «Ho chiamato Obama per congratularmi, resterò al servizio del Paese»



PHOENIX (ARIZONA) - «Ho avuto l'onore di congratularmi con il senatore Obama, che questa notte è diventato il nuovo presidente degli Stati Uniti»: con queste parole il candidato repubblicano, John McCain, ha salutato da Phoenix i suoi sostenitori.

LA RESA - «Abbiamo lottato duramente e non ce l’abbiamo fatta, il fallimento è mio, non vostro», ha detto il senatore dell’Arizona John McCain, concedendo la vittoria all’avversario. «Ora bisogna rimettere in pista questo Paese», ha detto McCain, aggiungendo di non sapere «cosa avremmo potuto fare di più per vincere queste elezioni. Sono stati fatti degli errori e anche io ne ho commessi».

McCain ha lodato «l'uomo che era il mio avversario e che ora sarà il mio presidente», chiedendo in più occasioni ai suoi sostenitori di non fischiarlo con un semplice «per piacere». Il senatore dell’Arizona ha sottolineato che Obama «ha raggiunto un grandioso risultato», per se stesso e per il Paese. «È naturale essere un po’ delusi», ha detto McCain. Sul palco di Phoenix il vetereano del Vietnam era accompagnato dalla moglie Cindy e dalla governatrice dell’Alaska Sarah Palin. McCain ha invitato i suoi sostenitori a «mettere da parte le divergenze e a lavorare insieme per rimettere in carreggiata il Paese».

PALIN IN LACRIME - La Palin, controversa candidata repubblicana alla vicepresidenza degli Usa, era accompagnata dal marito e sul palco non ha nascosto la commozione sciogliendosi in qualche lacrima.
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