Due violente aggressioni in poche ore
E' stata una notte di sangue a Torino. Un uomo è morto e tre persone sono rimaste ferite nel corso di una sparatoria avventua dopo un violento litigio tra due gruppi di italiani nel quartiere Santa Rita. Per l'omicidio è stato arrestato un 59enne. Nelle stesse ore in strada Arrivore quattro romeni di etnia rom sono stati aggrediti da due connazionali armati di una motosega e un coltello. Il bilancio è di un morto e due feriti.
La sparatoria
Tutto è successo in pochi attimi, in piazza Montanari. Secondo una prima ricostruzione sembra che l'arrestato, affacciato alla finestra, abbia visto il figlio infastidito da un cane che non era al guinzaglio. L'uomo è quindi sceso in strada e si è messo a discutere con il gruppetto che aveva il cane. Dopo le prime scuse, i ragazzi con il cane avrebbero detto all'uomo di non intromettersi. Dalle parole si è passati subito ai fatti ed è scoppiato un violento litigio durante il quale l'arrestato ha estratto un revolver e ha sparato tre colpi che hanno ucciso Luca Ragusa e ferito un suo amico.
I carabinieri intervenuti sul posto hanno trovato anche una seconda pistola, semiautomatica e con matricola abrasa abbandonata poco lontano che, secondo quanto raccontato da alcuni testimoni era stata estratta durante la lite da uno del gruppo degli amici della vittima. L'arrestato viene interrogato questa mattina e si potrà quindi capire meglio se a scatenare il litigio sia stata soltanto la presenza del cane.
Coltelli e motosega
Scena da film dell'orrore invece in strada Arrivore, sempre a Torino, dove alcuni romeni armati di coltelli e motosega hanno aggredito dei connazionali. Secondo quanto ricostruito dalla polizia tre uomini e una donna stavano giocando a carte in una baracca quando hanno sentito dei rumori all'esterno e sono usciti trovandosi di fronte i due uomini armati che, a quanto sembra, sarebbero andati lì con la chiara intenzione di uccidere. Uno dei quattro rom è stato ferito a morte mentre altri due, un uomo e una donna, sono ora ricoverati in ospedale. Secondo quanto emerso dai primi accertamenti della Squadra Mobile, le vittime conoscevano gli aggressori ma al momento non e' ancora chiaro il movente.
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