Vaticano:troppi neonati lasciati morire
Sono troppi, secondo il presidente del Pontificio consiglio per la Salute, card. Javier Lozano Barragan, i neonati che muoiono entro i primi 26 giorni di vita. "Occorre fare ogni sforzo per salvarli, assicurando la massima assistenza, sanitaria e spirituale", ha spiegato il religioso, confermando la contrarietà del Vaticano al prelievo di cellule staminali dagli embrioni e incoraggiando l'utilizzo di quelle estratte dal cordone ombelicale.
"Le embrionali non servono a nulla"
Presentando un convegno internazionale sulla "pastorale nella cura dei bambini malati", il cardinale Barragan ha sostenuto che "gli scienziati lo dicono chiaramente: le staminali embrionali non servono a nulla e finora non c'è mai stata una guarigione", mentre "si sono ottenuti ottimi risultati con il prelievo da cordone ombelicale o da cellule adulte ed emopoietiche".
Vaticano contro Obama
Barragan si è detto preoccupato per la revisione delle norme sulle staminali embrionali, ventilata dal nuovo presidente degli Stati Uniti. Finora, per decisione dell'attuale presidente Bush, in America l'utilizzo di queste cellule era vietato. Il suo successore Barack Obama ne ha invece annunciato la liberalizzazione. Il cardinale ha tuttavia precisato di non "conoscere a fondo la posizione" del futuro inquilino della Casa Bianca.
"Nessuna contraddizione tra scienza e fede"
Il porporato ha poi esteso il discorso al rapporto scienza-fede ribadendo le obiezioni morali basate sul diritto alla vita e sulla dignità dell'embrione. "In linea di massima non c'è nessuna contraddizione tra scienza e fede. Se noi consideriamo che ogni persona ha una grande dignità mai si puo' considerarla come un mezzo. Il principio fondamentale è questo: cio' che costruisce l'uomo è buono, quello che lo distrugge è cattivo. Nessuno - ha concluso - puo' essere usato come mezzo per far vivere un altro. Sarebbe eticamente inaccettabile".
"No a mentalità malthusiana"
Barragan ha infine messo in guardia da una mentalità malthusiana. "Non si vuole controllare la demografia, ma eliminare la nascita specialmente nei Paesi poveri".