E annuncia: "Vorrei il sequel di 300"
Scozzese doc, attore per scelta, sex symbol a furor di popolo. Gerard Butler, star 38enne, si racconta a Men's Health tra cinema, carriera e segreti per rimanere in forma. "Trainspotting mi ha ispirato. - confessa - Sono scappato a Londra per diventare attore, senza conoscere nessuno. Tutti mi deridevano, pensavano stessi mandando all'aria la mia vita". Poi è arrivato il successo di 300: "Per me fu la svolta e spero di girare presto il sequel".
Butler non si è mai pentito di aver lasciato la sua carriera di avvocato per il cinema. "Sapevo che era ciò di cui avevo bisogno. Cosa pensavo in quel momento? Ero fuori controllo, smarrito, e stavo ricevendo un segnale. Andava tutto male, avevo bisogno di dare una svolta alla mia esistenza. Sapevo a cosa ambivo, ossia a diventare una star, e mi dissi che ai dettagli avrei pensato in seguito".
Il successo gli ha insegnato a essere felice, a trovare la sua strada nella vita. La pellicola "300", nel 2007, per Gerard è stata la consacrazione: "E' un film esaltante, esci dal cinema e sei pronto a dare la vita per difendere le persone che ami".
L'attore è uno scozzese doc. E sui suoi compatrioti dice: "Mi piace tutto degli scozzesi, il loro calore, l'umorismo, la loro forza. Nessuno di Glasgow faceva l'attore, venivi visto come un pazzo se ci provavi. Ma io non ci ho fatto caso, era quello che desideravo fare".
Determinato e coi piedi per terra, Butler, svela i suoi trucchi per controllare lo stress: "Mi concentro su quello che posso realmente fare. E solo in questo modo riesco a dare il meglio di me".
E poi, per l'attore è fondamentale ritagliarsi del tempo per lo svago e il relax: "Del successo non me ne importa nulla, non vado alle feste ogni sera". L'ultimo consiglio è di ricordarsi sempre delle proprie origini: "Amo dove sono e ciò che faccio. E' un onore fare questo lavoro per vivere".