Coppia che litiga maltratta figli

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giuggyna
00venerdì 7 novembre 2008 14:40
Milano, pm chiede rinvio a giudizio
Due genitori milanesi in fase di separazione potrebbero essere processati per "maltrattamento" nei confronti del figlio 12enne. Secondo il pm, con le continue liti e screditandosi a vicenda davanti al ragazzo, lo avrebbero sottoposto a sofferenza psicologica. E gli avrebbero provocato ansia, problemi di concentrazione, e ritardo nell’apprendimento scolastico. Per questo la procura chiede il rinvio a giudizio della coppia.



Secondo quanto riferisce il "Corriere della Sera", l'atteggiamento dei genitori costituisce un vero e proprio reato per la Procura di Milano. L'atteggiamento della coppia che "attribuendosi reciprocamente la responsabilità della separazione coniugale con conseguente sfaldamento familiare", e "imputandosi a vicenda insufficienze e errori educativi nei confronti del figlio" fino a "screditare e svalutare l'altra figura genitoriale innanzi al minore", costituisce "maltrattamento" del ragazzino. Il motivo è la "sofferenza psicologica cagionatagli".

Per la prima volta l'effetto della conflittualità tra marito e moglie viene valutato molto seriamente dal punto di vista degli effetti nefasti sulla prole. Addirittura, secondo la Procura milanese che ha sollevato il caso, qui si tratterebbe di "l’iperconflittualità genitoriale" che sarebbe all'origine di "una sindrome ansioso-depressiva con conflitto di lealtà e scissione emotiva", "problemi di concentrazione", e "ritardo nell’apprendimento scolastico".

Per la Procura, coordinato dal pm Marco Ghezzi, e in seguito a una consulenza della psicologa Luisa Dalla Rosa, si tratta di genitori assolutamente "normali" che non hanno mai alzato le mani sul figlio né l'hanno mai ingiuriato. Ma, nel farlo assistere ai loro violenti contrasti, lo avrebbero enormemente danneggiato. Il ragazzo ha riferito infatti che quando sentiva mamma e papà litigare, si sentiva male.

L'avvocato difensore della madre, Piero Caprera, non nega gli anni di contrasti in famiglia ma respinge l'accusa del pm Antonio Sangermano: "i genitori non litigavano per fare del male al figlio. E se non c’è dolo, per la difesa neppure è immaginabile una negligenza nella coppia che si separa, perché altrimenti essa dovrebbe essere contestata al 90% di chi si lascia tra liti, strepiti e lacrime davanti ai figli".

Se il giudice Cesare Tacconi dovesse accogliere la tesi del pm, la sentenza aprirebbe la strada a numerosissime cause collaterali a separazioni e divorzi dove bambini ed adolescenti sono spesso strumentalizzati dalla conflittualità tra i genitori. L’udienza preliminare è fissata il 2 dicembre.
-RunThePlanet-
00venerdì 7 novembre 2008 15:02
mi sembra una decisione giusta... se avevano delle cose da rinfacciarsi, non lo dovevano fare di fronte ai figli...
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