Michelle: "Mi dispiace per sua moglie"
La prostituta coinvolta nell'orgia sadomaso con il presidente della Fia, Max Mosley, ha chiesto scusa. "Mi dispiace moltissimo per sua moglie e per la sua famiglia", ha detto la bionda Michelle, moglie di un agente dei servizi segreti poi costretto alle dimissioni per lo scandalo, in un'intervista tv. La donna, che ha incastrato Mosley in combutta con il tabloid News of the World", ha negato che si sia trattato di un'orgia in stile nazista.
Per il presidente della Federazione internazionale dell'automobile (da cui dipende la formula uno) è un'altra importante vittoria dopo che il trionfo di giovedì all'Alta Corte di Londra dove è riuscito a far condannare il "News of the World" per violazione della privacy al termine di un processo ricco di luridi e pruriginosi dettagli.
A differenza delle altre quattro prostitute che hanno partecipato all'ormai celebre sessione sadomaso di marzo con Mosley in un appartamento di Londra, Michelle non si è presentata al processo all'Alta Corte ma nel corso dell'intervista ha negato anch'essa al pari delle "colleghe" che l'orgia sia stata "in stile nazista" come ha invece sostenuto il tabloid, strigliato dai giudici per questo "errore" non da poco.
Michelle - che su Internet pubblicizza i suoi servizi presentandosi in gonna di pelle, calze a rete e un bel frustino in mano - si cosparge il capo di cenere e sparge anche qualche lacrimuccia quando fa il mea culpa per il male fatto alla moglie di Mosley (ignara delle tendenze sadomaso del marito malgrado 43 anni di vita in comune).
Si è amaramente pentita di essersi prestata a girare un video dell'orgia per conto del "News of the World", condannato dall'Alta Corte a pagare 76.000 euro a titolo di risarcimento per la privacy violata.
"Mi dispiace - confida adesso la prostituta "dominatrix", sulla quarantina, madre di due figli - per lei e per la sua famiglia. Deve essere stata una cosa devastante. Non se lo meritava. Sono davvero molto spiacente che sia successo. Vorrei soltanto inginocchiarmi e chiedere scusa. Vorrei non averlo mai fatto".