News: "Scrivi poesie, sei un gay"

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giuggyna
00domenica 3 agosto 2008 18:55
Catania, detenuto stuprato in carcere
"Scrivere poesie è da omosessuali". Con questa motivazione otto mafiosi reclusi nel carcere di Catania avrebbero violentato un detenuto 20enne affiliato a un'altra cosca. I fatti risalgono a due anni fa, ma sono stati resi noti soltanto ora dal legale della vittima, l'avvocato Antonio Fiumefreddo. "Il ragazzo fu costretto al ricovero in infermeria con una profonda lacerazione alle parti intime e nessuno fu punito", ha spiegato il penalista.

"Il giovane scriveva poesie e aveva modi che potremmo definire effeminati - ha aggiunto il legale -. Non so nemmeno se fosse omosessuale, ma così venne ritenuto dagli altri detenuti e fu trattato in carcere come tale". Per due anni della violenza nessuno ha mai parlato, ma poi il 20enne si è confidato con il suo avvocato, che si è rivolto alle autorità competenti.

"Il ragazzo ora è ancora in carcere, ma epr quell'episodio non ci fu alcuna conseguenza o punizione per i suoi aggressori - spiega ancora Fiumefreddo, che è anche sovrintendente del teatro Bellini di Catania ed è stato candidato dal Movimento per l'autonomia alle ultime politiche -. Tutto attiene all'ipocrisia del sistema". E il caso del suo assisistito non sarebbe stata un'eccezione. "L'episodio non è l'unico, credo che sia accaduto anche molte altre volte", ha aggiunto il penalista. Della vicenda si sta occupando anche l'Arcigay, che ha chiesto immediati chiarimenti alle atuorità competenti.
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