news: Castelvolturno,arrestati tre killer

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
giuggyna
00martedì 30 settembre 2008 13:47
Operazione carabinieri nel Casertano
I Carabinieri di Caserta hanno arrestato tre latitanti del clan dei "Casalesi", ricercati perché ritenuti tra i componenti del gruppo di fuoco responsabile di una serie di omicidi tra l'agro aversano e Castelvolturno. Il rifugio dei tre è stato scoperto in due villini di Quarto Flegreo, nel Napoletano. Sono Alessandro Cirillo, detto "o sergente", Oreste Spagnuolo e Giovanni Letizia. Nell'operazione sono state sequestrate anche armi e beni per 100 mln.


Considerati mandanti ed esecutori della strage di Castelvolturno, i tre sono stati sorpresi dai carabinieri nelle loro ville sul litorale domizio, poco lontano dal chilometro 43 della Domiziana e da Baia Verde, dove lo scorso 18 settembre sono stati uccisi il gestore di una sala giochi e 6 extracomunitari di origine ghanese. Quando sono stati arrestati, i sospetti erano tutti armati, ma non hanno avuto il tempo di reagire al blitz delle forze dell'ordine.

Le armi sequestrate sono 2 kalashnikov e due pistole 9x21, le stesse utilizzate in tutti gli omicidi e gli atti intimidatori commessi dall'ala stragista ex bidognettiana del clan dei Casalesi, compresa la strage di Castelvolturno.

Maxi blitz contro i Casalesi, arresti e sequestri
Duro colpo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia al clan dei Casalesi. Gli agenti della Squadra Mobile di Caserta, del Servizio Centrale Operativo e del Servizio Centrale Territoriale hanno eseguito 107 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di capi e gregari dell'organizzazione criminale operante non solo in provincia di Caserta e nel basso Lazio, ma anche con collegamenti nazionali e internazionali.

Tra le arrestate figura anche Giuseppina Nappa, 48 anni, moglie di Francesco Schiavone detto Sandokan, in carcere da circa 10 anni e ancora ritenuto a capo dell'organizzazione. Nappa è accusata di ricettazione, per avere percepito lo stipendio che l'organizzazione assicurava mensilmente ai familiari degli affiliati detenuti. Arrestato nella propria abitazione anche un avvocato di Casal di Principe, Mario Natale, accusato tra l'altro di estorsione.

Contestualmente all'attività di Polizia, nella zona di Napoli, nel Casertano, nel basso Lazio e in Toscana, la Guardia di Finanza sta procedendo al sequestro di beni mobili ed immobili e società commerciali riconducibili al clan camorristico per un valore di oltre 100 milioni di euro.

Maroni: "Duro colpo alla criminalità"
Dopo il maxi-blitz nel Casertano, il ministro dell'Interno Roberto Maroni sottolinea l'importanza dell'operazione che ha portato alla cattura di diversi nomi di spicco dei clan Bidognetti e Schiavone e all'arresto dei presunti componenti del gruppo di fuoco della strage di Castelvolturno. "Con la maxi operazione condotta nei confronti dei clan della camorra, è stato inferto un colpo durissimo alla criminalità organizzata - ha detto Maroni -. Il segnale che lo Stato è riuscito a dare è che lo Stato c'è, interviene in modo efficace e vuole riprendere il controllo del territorio. E' la prima importante risposta che lo Stato dà alla vera e propria guerra dichiarata dalla camorra contro lo Stato, la società e i cittadini. La pressione continuerà nel tempo finché la guerra alla camorra non sarà vinta". "Stamane mi ha chiamato il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per congratularsi per il successo dell'operazione di stanotte. Io ho girato queste lodi a tutte le forze dell'ordine", ha poi aggiunto.

Manganelli: "Ottima attività investigativa"
"Si è realizzato un vero circuito virtuoso dell'attività investigativa". Cosi' il capo della Polizia, Antonio Manganelli, ha esordito in conferenza stampa a Palazzo Chigi per descrivere l'operazione anti-camorra che ha inferto un duro colpo ai clan dei Casalesi. Secondo il prefetto è stato ottenuto "il risultato che tutti speravano". Quindi ha posto l'accento sugli arresti conseguiti dai Carabinieri, definendo "straordinaria", la cattura dei tre latitanti che facevano parte del gruppo di fuoco. "E' stata un'indagine molto bella, non una soffiata secca, ma un lungo lavoro fatta con interventi tradizionali di grandissimo rilievo professionale". "All'interno del clan Bidognetti ci sono degli scissionisti che hanno cercato di dimostrare la loro forza e la loro potenza di fuoco- ha poi aggiunto-. Ora ci sono 5 latitanti che girano molto armati, non accettano la resa, non hanno intenzione di farsi catturare, e girano con esplosivi per difendersi a ogni costo".
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:39.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com