Schianto sugli Urali, muore un italiano
Tragedia aerea sui monti Urali. Un Boeing 737 con a bordo 82 passeggeri, un neonato e 5 membri dell'equipaggio si è schiantato nei pressi della città russa di Perm. Lo rendono noto le agenzie di stampa russe, citando responsabili del ministero per le situazioni di emergenza. Nessun sopravvissuto a bordo. "Secondo le ultime informazioni, l'aereo è caduto alla periferia della città di Perm", dicono dal ministero. Tra i morti anche un italiano, Tommaso Martinazzo.
Un portavoce della compagnia Aeroflot ha specificato che a bordo c'erano sette bambini e almeno 21 cittadini stranieri, tra cui appunto, un nostro connazionale. "L'aereo era decollato dall'aeroporto moscovita di Sheremetyevo all'1.12 di questa mattina. Poi, quando il velivolo è arrivato a 1.800 metri di quota, abbiamo perso il contatto" ha dichiarato il portavoce del ministero, Irina Andrianova. Il velivolo, che sarebbe dovuto atterrare a Perm, è precipitato alle 3:40, quando aveva già cominciato la fase d'atterraggio.
"Vi sono cittadini stranieri fra le vittime, fra i quali nove azerbaigiani, cinque ucraini, un francese, uno svizzero, un lettone, un americano, un tedesco, un turco e un italiano", ha detto l'Aeroflot nel suo comunicato. Ancora ignote le cause della tragedia. L'aereo si è schiantato in una zona disabitata e "ha preso fuoco", hanno precisato dal ministero, secondo cui "i binari della Transiberiana sarebbero stati danneggiati".
Chi è la vittima italiana
Tommaso Martinazzo, la vittima italiana dell'incidente aereo avvenuto in Russia, era un imprenditore di Crocetta del Montello (Treviso) di 51 anni, sposato e con due figlie. La sua attività era legata alla essicazione del legno. Aveva una impresa in proprio, ma lavorava per conto di altre aziende venete. "Era spesso all'estero per lavoro - racconta il sindaco di Crocetta, Eugenio Mazzocato - ma quando era in paese era un personaggio molto attivo all'interno della nostra comunitaà".