news: "Big Bang", tutti col fiato sospeso

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giuggyna
00giovedì 11 settembre 2008 17:10
Ginevra, il test in tempo reale
L'esperimento studiato dagli scienziati del Cern di Ginevra prevede la circolazione di un fascio di particelle lungo i 27 km della galleria del Large Hadron Collider, la macchina di tutti i record chiamata a produrre collisioni alle energie più alte mai raggiunte in laboratorio.


19.00 - I buchi neri? Sarebbero una fortuna
I tanto temuti buchi neri che si sarebbero formati nel Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra "sarebbero una fortuna". Tutt'altro che catastrofici, sarebbero minuscoli e si dissolverebbero immediatamente, ma rivelerebbero l'esistenza nuove dimensioni e, quindi, di una nuova fisica. "I mini buchi neri sono previsti da una teoria che ci augureremmo fosse vera", osserva il fisico Sergio Bertolucci, membro della giunta esecutiva dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e prossimo direttore di ricerca del Cern. La teoria è quella citata dal biologo Walter Wagner, dal biochimico Otto Rossler e dal fisico Luis Rancho, che nelle settimane scorse hanno ipotizzato che l'accensione dell'Lhc avrebbe causato una sorta di fine del mondo con la formazione di un buco nero che avrebbe ingoiato la Terra. "Ma la stessa teoria - dice Bertolucci - prevede che i mini buchi neri hanno una vita brevissima, di miliardesimi di miliardesimi di secondo, non riescono percio' ad attirare massa ed evaporano immediatamente". Se quindi si verificassero la Terra non correrebbe alcun rischio e la fisica verrebbe rivoluzionata. I mini buchi neri "indicherebbero infatti che che viviamo in un mondo nel quale esistono più delle quattro dimensioni finora note". Sarebbero dimensioni nascoste, come quando si considera un foglio di carta del quale si percepiscono immediatamente lunghezza e larghezza, mentre lo spessore è molto più piccolo di queste

18.30 - Il lavoro delle prossime settimane
Nei primi giorni della prossima settimana verranno sincronizzati i due fasci di protoni in modo da essere iniettati contemporaneamente: una condizione indispensabile per ottenere le collisioni. Da quel momento, quindi, si potranno ottenere scontri di particelle che per un breve periodo (una o due settimane) avranno un'energia molto bassa. "Collisioni di questo tipo - osserva il fisico Guido Tonelli - sono state già studiate da tempo, ma saranno comunque utilissime". Solo tra un mese, intorno a metà ottobre, potranno esserci collisioni a energia più alte, passando a cinque TeV. "Allora cominceremo a fare fisica con l'Lhc", rileva. Si proseguirà così fino a natale. Quindi nei primi mesi del prossimo anno i magneti verranno "addestrati" a sostenere una corrente molto elevata in vista di portare l'energia al livello massimo previsto nella macchina, pari a sette TeV.

LE CURIOSITA'


Foto: la Svizzera festeggia con una cartolina
Sul web: fine del mondo rimandata
Le parole chiave dell'esperimento

18.00 - Completate le operazioni preliminari
In una manciata di ore sono state completate, nel Cern di Ginevra, tutte le operazioni necessarie affinchè l'acceleratore Large Hadron Collider (Lhc) cominci il suo lavoro. "Adesso siamo sicuri che da oggi comincia il lavoro della macchina", ha detto il coordinatore di uno dei quattro esperimenti dell'Lhc per l'Italia, Guido Tonelli, della sezione di Pisa dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Dopo il giro completo dei 27 chilometri dell'acceleratore fatto stamattina dai protoni in senso orario e che ha richiesto circa un'ora, anche nel pomeriggio il super acceleratore ha strappato un altro applauso ai fisici che da anni lo seguono quando il secondo fascio di protoni iniettato ha completato il giro anche in senso antiorario. Dopo qualche difficoltà che ha comportato un fermo di un'ora, ma poi brillantemente risolta, anche il secondo fascio ha completato il percorso. "Il cammino che ci aspetta è lungo", ha osservato Tonelli. Per oggi al Cern si è deciso continuare a far circolare i due fasci in senso orario e antiorario, in alternanza.

14.09 - Padre "particella di Dio": "La troveremo"
E' "molto probabile" che il nuovo Big Bang del Cern possa individuare la "particella di Dio": ne è convinto Peter Higgs, lo scienziato britannico che nel 1964 ipotizzò per primo la sua esistenza che ora potrebbe essere confermata dalla riproduzione delle condizioni primordiali che diedero origine alla vita.


13.40 - Maiani: "Superato importante giro di boa"
"E' stato superato un giro di boa di grande importanza, un momento critico essenziale all'avvio di qualunque macchina acceleratrice, specie se della complessità e delle dimensioni di LHC". Questo il commento all'esperimento del professor Luciano Maiani, attuale presidente del CNR e già direttore generale del CERN (1999-2003).

13.29 - India, teme la fine del mondo e si suicida
Una ragazzina di 16 anni si è tolta la vita temendo che stesse arrivando la fine del mondo a causa dell'esperimento sul Big Ben. L'adolescente si era lasciata impressionare dai numerosi discorsi apocalittici, tanto da perdere il sonno ed essere molto nervosa. Martedì sera la decisione di uccidersi, ingerendo tavolette di insetticida.

13.00 - Iniettato il fascio in senso antiorario
Un fascio di protoni che viaggia in senso antiorario è stato iniettato nell'acceleratore Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra. E' andato tutto così bene che a sorpresa i fisici hanno deciso di procedere anche all'iniezione di questo secondo fascio in senso contrario. Nel frattempo, però, il primo fascio è stato bloccato; dunque non saranno possibili al momento collisioni. Solo in un secondo momento si deciderà se iniettare in giornata entrambi i fasci contemporaneamente.

10.27 - Completato il primo giro
Il fascio di protoni iniettato nel Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra ha completato il primo giro dell'acceleratore. Applausi dei ricercatori del centro di controllo del Cern di Ginevra.

9.59 - "Davanti a noi grandi scoperte"
''Abbiamo due emozioni: la soddisfazione per aver completato una grande missione e la speranza di grandi scoperte davanti a noi''. Così Robert Aymar, direttore generale del Cern di Ginevra, ha commentato il via agli esperimenti del maxi-acceleratore, il Large Hadron Colider (Lhc) del Cern di Ginevra.

9.56 - Primo lampo
Il primo lampo di particelle è stato appena osservato mentre il fascio di protoni attraversava il gas residuo presente nel rivelatore di uno dei quattro esperimenti, il Cms. Non si tratta, naturalmente, di una collisione fra protoni perché in questo momento sta circolando un solo fascio, ma è il primo segno che tutto sta funzionando bene.

9.46 - Piccolo ritardo
La macchina è stata accesa e tutti i magneti sono in funzione, ma il primo fascio non è ancora stato iniettato. Le operazioni, si spiega nella diretta da Ginevra trasmessa nella sede centrale dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), stanno subendo qualche minuto di ritardo per quanto riguarda l'iniezione del fascio di protoni.

9.36 - Acceso l'acceleratore
Si è acceso l'acceleratore più grande del mondo, il Large Hadron Colider (Lhc) del Cern di Ginevra. Prendono così il via i quattro esperimenti previsti nel progetto piu' ambizioso della fisica moderna.
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