Che altro silenzio zirlando pensieri
quando la mia testa è un giacere
e l’impero della cicala si dirama
fra le piante cosparse e i pastori
vestiti di mille secchi fiori.
Ed io che sono di genere parietaria
arriverò un giorno alla tua macera
forte tra dolci passaggi di foreste
e vivere l’ora della sera fatta alba
nel ritrovo dei passeri madrigali.
Ma non mi pare la tua voce
è solo questo vento sparso
che smuove le capre ferme
tra i quarti delle campagne
dove a pezzi vivo e non combacio
e il tratturo trancia con lo zoccolo
pesante dei muli sulla mia schiena.
Arriverò un giorno alla tua sacca di mare
dopo il lento disfarsi dei grecali
come arenarsi di crocifissi bizantini
fasciato di mille riflessi notturni
in un immenso canto di madri.
(Dopo circa 20 anni ritorno, con lo stesso nickname e con una certa emozione, su questa piattaforma tanto cara)
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Che cos'è l'arte? Prostituzione. Il piacere d'essere in mezzo alla folla è un'espressione misteriosa del godimento della moltiplicazione del numero. "Charles Baudelaire"