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C'è posta per te - di Maria De Filippi

Ultimo Aggiornamento: 05/12/2008 21:53
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18/10/2008
La magia di un nonno
Due figli vorrebbero far tornare il sorriso al loro papà , il signor Luigi, che per loro ha sacrificato tutta la sua vita ma da loro non accetta nessun aiuto, ora che ne avrebbe bisogno, i ragazzi stasera hanno una speranza ,confidano nelle parole di Lino Banfi per poterlo convincere ad ascoltarli. Maria riceve in studio il Grande Nonno d'Italia che, emozionato per gli applausi prolungati, dice a Maria "tu hai il pubblico più bello d'Italia, che bella gente, questi applasi non li fanno in nessuna trasmissione ".Poi le chiede scusa per come è "Truccheto e concieto"nel suo simpatico accento pugliese: " stò per andare in Germania per girare un film in lingua tedesca, avevo chiesto un interprete ma mi hanno risposto che dovevo imparare la lingua da solo, in quindici giorni, e che a loro non importava nulla , devo imparare! Se non mi ricoverano per lo stress, tornerò a casa per i primi di dicembre, ad affrontare la mia famiglia con crisi motorie, e il mio nipotino mi avrà ricordato di comprare la frutta in Germania, tentando di sminuire la mia fatica per questa grande impresa. Entrano Claudia e Louis che si siedono accanto a Banfi e Maria comincia a raccontare: " Sono arrivati da me per raccontarmi la storia del loro papà, sono sei anni che non sta molto bene , da quando il suo capo ufficio gli ha detto che non è più in grado di svolgere il suo lavoro, perchè la sua schiena non funziona più e perchè gli anni sono passati anche per lui; una mattina è stato licenziato, da allora non ha più voglia di sorridere e da allora vive con una pensione minima; sua moglie per aiutarlo ha ricominciato a lavorare ma spesso non riescono ad arrivare alla fine del mese, Claudia spesso vorrebbe contribuire alle spese della famiglia ma il padre volge lo sguardo in un altro luogo facendole capire che non desidera nulla e, con gli occhi lucidi, le esprime il suo dolore per essersi ridotto così: "che uomo sono, che padre sono diventato per dover accettare l'aiuto dai miei figli?" e il racconto di Maria continua:" il loro papà nasce in una famiglia dignitosa ma molto povera, quando aveva solo cinque anni girava scalzo perchè non c'erano soldi per comprare le scarpe, a dodici anni si mette su un treno, emigra dall' Italia per fare il lavapiatti e quando conosce la loro mamma , lui sta facendo l'operaio in una villa con una grande piscina dove si recano persone molto ricche; è un periodo felice per loro e lui , nei momenti liberi , insegna nuoto ai suoi due figli, sino a quando, un giorno, qualcuno dice che quelli che stanno nuotando in piscina sono i figli del portiere. Luigi si sente mortificato e decide di lasciare tutto per andare a lavorare in fabbrica, ma il giorno dopo viene licenziato ,:" solo quella sera ho visto il mio papà veramente mortificato , come se il mondo gli fosse crollato addosso, da allora tutte le mattine è uscito presto per andare a cercare lavoro, sempre con l'orgoglio che lo caratterizza, sempre ricevendo la stessa risposta:" sei vecchio, la tua schiena non ce la può fare, devi trovarti un altro lavoro!" Passano gli anni e ora Claudia cerca di aiutarlo,facendogli fare il nonno, chiedondogli di accompagnare il nipotino all'asilo, chiedendogli di ridipingere la steccionata, magari preparare la cena ai bambini offrendogli in cambio una piccola ricompensa,ma a quel punto lui si imbarazza; Claudia deve girare la testa da una parte mentre lui rivolge lo sguardo dall'altra e ogni volta lui le promette che presto le restituirà tutto . Anche da Louis non accetta nulla perchè lo sente un uomo come lui; Louis ha provato anche a regalargli la sua vespa ma senza risultato. Insomma, è un uomo che non ce la fa più, è sempre stato il capo famiglia e non può accettare gli aiuti dei suoi figli solo perchè tutti lo considerano vecchio. Banfi si commuove, si immedesima nel ruolo del nonno e, sapendo che è il suo attore preferito da sempre, e che forse riuscirà a farlo sorridere, aspetta la consegna della posta. In Svizzera, Raffaella consegna la lettera a Luigi che la accoglie con stupore e accetta l'invito. Banfi e i due fratelli si nascondono dietro la busta; in studio entra un piccolo uomo, forse un poco stanco, con il desiderio di vedere chi lo ha mandato a chiamare, anche se preoccupato per quello che scoprirà! I figli desiderano regalargli un pò di serenità, donandogli magari un piccolo aiuto economico, e vorrebbero vederlo tranquillo insieme alla mamma a fare il nonno con un sorriso sulle labbra, perchè lui per loro ha fatto tutto e desiderano ricambiargli tutto questo amore. Sperano che Banfi possa farlo sorridere e convincerlo ad accettare il loro aiuto. Si apre la busta su una motocicletta con un cartello attaccato al parafango che dice "per favore papà puoi dirci di si?". Maria legge la toccante lettera scritta dai figli per il padre e quando appare un cesto pieno di gioielli il racconto continua:" caro papà quello è il tesoro della regina, altre persone il tesoro lo hanno in banca con tante banconote ma per noi il nostro tesoro è sempre stato il tuo sorriso". Luigi continua ad asciugarsi le lacrime che scendono come se fosse una fontana alle commoventi parole dei figli mentre in studio entrano bambini con piccoli trenini e una vecchia valigia di cartone appoggiata su un carrello, sulle note di una canzone di Zucchero.."Come al sole all'improvviso" il racconto continua:" sei arrivato in Svizzera con la tua valigia sempre uguale, cartone e spago, e ti sei innamorato di mamma, siamo nati noi e facendo enormi sacrifici sei riuscito a darci tutto, anche i sogni, lavorando sempre, e la domenica ci portavi in giro a lavare la macchina facendoci sentire, durante il tragitto, come se andassimo sulla giostra . Eravamo dei bambini e avevamo dei capricci senza renderci conto che i capricci costano. Mi ricordo una bicicletta blu, e le tue mani con i soldi, e su quei soldi non c'era scritto la fatica che avevi fatto per guadagnarli. Quando la tua missione, per crescerci, era quasi compiuta la tua schiena ha cominciato a farti male ; un giorno il tuo sorriso è sparito perchè un uomo ti ha detto che non servivi più, che non lavoravi bene. Ti sei licenziato; in realtà ti hanno fatto una vigliaccata, umiliando te per il quale il lavoro è sempre stata la cosa più importante della vita.Da quel momento ti sei chiuso in casa, per non incontrare gente che ti chiedesse del lavoro; ti vergogni di accettare da me anche i soldi di una bolletta, e ci tieni a restituirmeli presto.E' questo il momento per dirti, papà, che tu per noi fai tantissimo e quello che noi facciamo per te non sarà mai abbastanza per ringraziarti. Da quando sono diventata mamma, mi aiuti con i miei bimbi; ti sento quando li addormenti dolcemente con la stessa filastrocca che cantavi a me e quando d'inverno il fuoco del caminetto scoppietta con la legna che tu hai spaccato, i miei figli sanno che è per una speciale magia del nonno. Li tieni allegri con le tue battute e con le tue macchiette come quando imiti quell'attore che ti è sempre piaciuto tanto, Lino Banfi.Se guardi bene, papà, forse a quell'attore così bravo questa sera puoi stringere la mano." La suggestiva voce di Zucchero accompagna Banfi che scende dalle scale buie e va ad abbracciare Luigi, sbalordito e sorridente. "vedrai le risate che ti farai ora che sto facendo un film in tedesco !" Per smitizzare il momento Banfi ricorda il film "vieni avanti cretino" ed entrambi si esibiscono nel gesto tipico di battere il capo con il palmo della mano."sei fortunatissimo; quando io ho fatto la fame, magari avessi avuto qualche parente che mi aiutasse; adesso invece, che di soldi ne ho , di parenti ne ho tantissimi. Anch'io ho una famiglia come la tua e con mia moglie sono sposato da quarantasei anni. Anche i tuoi figli sono fortunati perchè possono fare affidamento sulla tua saggezza e la saggezza è come dei tatuaggi sul corpo, che non si vedono, ma ci sono; tutti i nonni, uomini di fatica o scienziati ne hanno, i nonni sono tutti uguali ! Accetta, di di sì ai tuoi figli e da loro il tuo sorriso; ho imparato in Africa come ambasciatore dell'UNICEF che donare un sorriso è importantissimo; però, ora che mi ricordo, mi devi ancora dei denari perchè mi hanno raccontato che da ragazzo andavi a vedere i miei film senza paghere." Interviene Claudia :"Ciao papà, ti vogliamo ringraziare con questo regalo per rivederti sorridere, per farti sentire che ancora ci possono essere cose belle anche per te! Noi per te ci saremo sempre come te ci sei stato sempre per noi" Si apre la busta e Claudia e Louis abbracciano il loro papà, che adesso ride con gioia.
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