Il Codacons: "Stop alle maxivincite"
Non si arresta la febbre per il Superenalotto: in palio 94,8 milioni. Intanto, nei primi 8 concorsi di ottobre sono ammontati a 347 i milioni di euro incassati dal Superenalotto, con un aumento di quasi il 115% rispetto ai primi nove mesi del 2008. Ma il Codacons è critico per vincite che ormai si avvicinano a quota 100 milioni e chiede "un tetto massimo alle puntate per non trasformare il Superenalotto in una pericolosa febbre nazionale".
A ottobre +114% di giocate
Con i 67,5 milioni di euro spesi sabato sera, ammonta a 347 milioni di euro la raccolta SuperEnalotto nei primi otto concorsi di ottobre. In media, riferisce l'agenzia specializzata Agipronews, da inizio ottobre, gli italiani hanno speso 43 milioni di euro per ogni concorso. Se si considera la raccolta media dei primi nove mesi del 2008, pari a 162 milioni di euro, ottobre - osserva l'agenzia Agicos - ha registrato il 114,5% di giocate in più.
Maxisistema ad Avezzano
Un sistema tra i più costosi, sviluppati fino ad oggi in Italia, per cercare di centrare il "6". La totoricevitoria Favalli di Avezzano, infatti, ha approntato un maxisistema dal costo di 30.000 euro suddiviso in 1.200 quote dal costo unitario di 22 euro circa. In caso di vittoria ogni vincitore incasserebbe circa 110 mila euro. Per la prima volta, inoltre, in caso di vittoria, si potranno conoscere i nomi dei fortunati.
Il titolare, infatti, per vendere una delle tantissime quote, chiederà di conoscere il nome di chi acquista il tagliando perché dovrà impegnarsi, sempre in caso in cui si centrasse il "6", a versare una parte della vincita per donare in beneficenza 100 mila euro.
E' giusto limitare le vincite come chiede il Codacons?
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